Non mi serve, non lo uso

Sarà che stanotte non ho dormito e mi sento un po' strano, ma sono veramente molto stanco, quasi sfinito.

A un certo punto uno si stanca e smette di stare dietro alle notizie, agli eventi, alle questioni politiche e perfino allo sport.

Arriva il momento in cui ci si ferma e si comprende quanto il mondo di oggi sia vano, vuoto, distratto dalle azioni di tanti piccoli e insignificanti personaggi che, per una qualche incomprensibile ragione, sembrano avere il potere di decidere le sorti dell’umanità.

Evito di andare avanti, altrimenti questo post diventerebbe chilometrico e per me sarebbe un grosso spreco di tempo (che non ho), quindi vado dritto al punto.

Mi sono stancato e non ho più voglia di dedicarmi a tante di quelle cose che hanno costituito, negli ultimi anni, i miei principali interessi, ma che purtroppo non hanno mai prodotto nulla di concreto: siti web fatti e abbandonati, domini registrati inutilmente, software installato che non mi serve, libri acquistati e mai letti, corsi, videocorsi e manuali lasciati a metà…

In casa ho una mezza dozzina di computer che non so come usare e che trasformo di volta in volta da server a desktop, e viceversa. Ho diversi router che idealmente dovrebbero servirmi ad imparare delle cose nuove, ma che stanno spenti a non fare niente. Ho un sacco di idee che stanno invecchiando insieme a me e che non vedranno mai la luce.

Risultato: mi sono rotto.

Da oggi sto guardando le cose sotto una luce nuova, eliminando il superfluo in favore delle (poche) cose che mi sono utili e mi fanno sentire bene. O che almeno non mi fanno sentire peggio.

Se una cosa non mi è utile e non mi dà il risultato che mi aspetto, la elimino senza perdere altro tempo.

L’ultimo esempio è Bridgetown, un generatore di siti statici fatto in Ruby ed erede, idealmente, di Jekyll. Mi piaceva l’idea di usarlo per rifare questo blog: ci ho dedicato del tempo prezioso, ho fatto diversi tentativi ma ogni volta saltava fuori che serviva qualcos’altro da capire ed imparare. Ovviamente non è colpa del software, chi lo sviluppa e chi lo usa efficacemente sanno cosa fanno e come farlo funzionare, tuttavia per me non funziona.

Volevo fare una cosa molto semplice: un banale blog come farei con Jekyll, ovvero installa il software, scegli il tema più adatto, aggiusta la configurazione e inizia a scrivere i contenuti. Fine.

Ecco, Bridgetown non è un software di quel genere e, quindi, non va bene per me. Perfino Hugo è più immediato e semplice da utilizzare, però ha quel suo linguaggio per i template che proprio non digerisco. Come non digerisco tutto ciò che ha a che fare con Javascript e compagnia cantante.

Ci sono decine di altri SSG in giro, più o meno potenti e complicati, ma ancora non ho trovato quello più adatto alle mie esigenze. C’è Eleventy che promette bene (ma c’è di mezzo Node.js e Javascript), oppure Middleman o magari Pelican.

Il risultato è che, come per “Ruby contro Python”, rischio di trascorrere anni nell’indecisione.

E allora? Allora per il momento si continua ad usare WordPress. Poi, un giorno, chissà…

Nel frattempo dovrei imparare almeno ad usare i CSS come si deve, e poi aggiungere Sass e Javascript e poi magari anche Bootstrap, Tailwind o Bulma. Ma come vedete ci vuole veramente poco per moltiplicare le cose da fare, e il tempo a disposizione è sempre quello. Anzi, quello meno i venti minuti che ho sprecato per scrivere questo post delirante.

Aggiornamento

Ho pubblicato una pagina all’interno della quale riporterò tutti i software che ho provato e con i quali mi sono trovato male, in modo tale da non doverli prendere nuovamente in considerazione in futuro. La pagina è questa qui.

Ultimo aggiornamento: 1 Maggio 2024 (Gica78R)